Parliamo di...

A ROMA DIVIETO TOTALE DI CIRCOLAZIONE PER I VEICOLI D’EPOCA E CENSIMENTO DELLE COLLEZIONI DI AUTO E MOTO COME SITI INQUINANTI

#14Marzo  #Attualità  #Cronaca  #Economia  #Inevidenza 

Contenuto originale di La PekoraNera
Il comune di Roma ha messo fuori legge sia le auto storiche (costruite dal 1950 al 1992) che quelle d’epoca (le classiche ed anteguerra). Dal 28 febbraio 2023 è operativa la delibera che autorizza la Polizia di Roma Capitale a sanzionarne nell’intero perimetro urbano capitolino sia la circolazione che l’eventuale parcheggio su strisce bianche o tariffate (le blu): un divieto che è stato allargato dall’anello ferroviario all’intero perimetro “Città di Roma”. Alle vettura storiche vengono così impedite dal Sindaco Gualtieri sia le attività di rimessaggio che quelle di revisione: infatti le auto d’epoca non potranno più essere condotte in moto presso officine e centri revisione, ma unicamente su carriattrezzi e previa autorizzazione (in considerazione del trasporto inquinante). Di fatto le auto d’epoca sono diventate “rottami” nella Città di Roma. Coloro che reputavano poterle parcheggiare per strada, in attesa d’usarle la domenica, ora saranno costretti a ricoverarle nei garage, onde evitare sanzioni: perché il divieto di circolazione significa che auto e moto non possono nemmeno sostare sulla pubblica strada, infatti la delibera sottintende come “circolazione” la presenza del veicolo su suolo comunale.
Il Sindaco Gualtieri, sollecitato ad un dietrofront dalle associazioni degli appassionati, ha risposto come suo solito che “non accetta ricatti da parte della cittadinanza” e che “non ci sarà alcuna deroga, anzi tolleranza zero verso i proprietari di veicoli storici”.
A Roma i veicoli storici non solo non possono più circolare, ma ben presto la polizia locale inizierà ad indagare su eventuali proprietari di auto d’epoca di pregio: gente che ha nei garage collezioni con decine e decine di auto, moto e relativi ricambi; strutture che verranno censite come siti inquinanti ed i proprietari segnalati anche all’Agenzia delle Entrate. A conti fatti le auto più colpite saranno quelle con più di vent’anni, a cui viene inibita la circolazione all’interno della nuova fascia verde ora estesa oltre il raccordo anulare, andando a coincidere con il limite “Città di Roma”. All’esame della Giunta Gualtieri, e su proposta delle varie associazioni ambientaliste, la confisca di auto e moto storiche di eventuali proprietari colti più volte ad usare veicoli ormai fuori legge: si valuta possano essere venduti alle aste esclusivamente ad acquirenti esteri che le portino fuori dall’Italia
Roma ha così scelto la linea dura per dissuadere i cittadini dal collezionismo d’auto e moto, hobby ritenuto dagli ecologisti non educativo e poco rispettoso dell’ambiente. Infatti tra gli obiettivi ci sarebbe anche quello culturale di scongiurare i giovani possano continuare ad appassionarsi ad auto e moto, incrementando così il business d’uno sport ritenuto dalla “vittime della strada” colpevole di lutti ed “omicidi stradali”. Di diverso avviso le Regioni Lombardia e Piemonte, nonché i Comuni di Milano, Genova e Torino: realtà che in considerazione dell’enorme numero di appassionati, nonché delle oltre 18mila officine e carrozzerie specializzate, hanno deciso di consentire la circolazione ai veicoli iscritti nei registri storici.
All’obiezione che “il motorismo storico è un asset importantissimo per il turismo e l’indotto che porta con sé”, il Comune di Roma ha risposto che verrà adottata la linea dura e sanzionatoria contro abitudini non in linea con l’ecologia. Intanto le società di commercio internazionale di vetture e moto d’epoca (DEKRA, Bonhams, grandi società tedesche ed investitori svizzeri) hanno già inviato su Roma agenti per acquisire gran parte dei veicoli messi fuori legge.
Condividi
Vk Linkedin Whatsapp Email Stampa


RSS - Mastodon