Harry e Meghan, lo sfratto da Frogmore Cottage è colpa di William?
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Contenuto originale di Vanity Fair Italia
Ogni favola che si rispetti ha bisogno di un cattivo. E nella storia il principe Harry e Meghan - per stessa ammissione del secondogenito di lady Diana – ritengono che il villain numero uno non sia Camilla, futura regina consorte d’Inghilterra e moglie di re Carlo. A sorpresa, come si legge nel memoir Spare – Il minore (edito in Italia da Mondadori) l’antagonista è l’erede al trono, il fratello maggiore, il principe William.
Alle voci di una rivalità sempre più accesa si sono di recente aggiunte quelle che vorrebbero proprio il principe di Galles come artefice dello sfratto dei duchi di Sussex da Frogmore Cottage, dimora donata loro per il matrimonio, come regalo della compianta regina Elisabetta.
Secondo Lady Victoria Harvey, ex fidanzata del principe Andrea, fratello del sovrano e nuovo destinatario della tenuta reale, la questione dello sfratto è stata decisa proprio da William. Lo ha dichiarato a GB News definendolo «infelice» nella dimora di Adelaide Cottage, che lo ha accolto quasi un anno fa quando ha lasciato il castello Kensington (precisamente l’appartamento 1 A), per spostarsi nella tenuta di Windsor. Ora che Royal Lodge (luogo in cui risiedeva il principe Andrea ormai da 20 anni) si è liberata, sembra una destinazione più appropriata a William e famiglia, con le sue dieci camere da letto, anche se ha bisogno di lavori di ammodernamento e restauro (pare che ci siano anche perdite dal tetto).
A quanto pare la regina Elisabetta avrebbe voluto che la tenuta della madre, Royal Lodge, restasse al figlio Andrea e ai suoi corgi, ma Carlo ha deciso altrimenti, a quanto pare su pressioni di William.
Il tempismo degli spostamenti coincide con lo scandalo dell’uscita della biografia** **Spare, da cui l’erede al trono esce piuttosto male, descritto – tra le righe e con diplomazia – come un prepotente, meschino e piagnucoloso accentratore.
Ovviamente la faida fra fratelli portata su scala reale ottiene come risultato una battaglia per i titoli e i beni della monarchia, per quanto i ruoli siano già stati prestabiliti alla nascita di entrambi. Il tempo delle ripicche, però, evidentemente, non ha una data di scadenza e non cessa dopo la pubertà, che ha visto entrambi malvolentieri condividere lo stesso tetto al collegio di Eton.
Nel frattempo il principe Harry continua a rilasciare dichiarazioni e probabilmente non si fermerà neppure a ridosso dell’incoronazione del padre, il prossimo 6 maggio.
I dettagli sulla partecipazione sono ancora top secret, ma qualunque strada voglia (o possa) imboccare può stare certo che continuerà a far parlare di sé e a battere cassa per le sue controverse dichiarazioni.
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