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Alberto Sordi, vent'anni fa la scomparsa di uno dei più grandi attori del cinema italiano

#24Febbraio  #AlbertoSordi 

Contenuto originale di Il Giornale d'Italia
Esattamente 20 anni fa - era il 24 febbraio 2003 - veniva a mancare Alberto Sordi. Nato a Roma, il 15 giugno del 1920, Sordi stato un attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano. Fra i più importanti artisti del cinema italiano di tutti i tempi. Nella sua carriera ha preso parte a circa 160 film. Inoltre è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana con Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni. Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu tra i massimi esponenti della romanità cinematografica.
Alberto Sordi, carriera e biografia
Alberto Sordi nacque il 15 giugno 1920 in via San Cosimato 7, nel rione di Trastevere, ultimo figlio di Pietro Sordi. di Maria Righetti, insegnante elementare. La famiglia era composta anche dalla sorella Savina, dal fratello Giuseppe e dalla sorella Aurelia.
Trascorse parte dell'infanzia nella cittadina di Valmontone e frequentò la scuola elementare "Armando Diaz" dove iniziò a improvvisare piccole recite con un teatrino di marionette. Nel 1936 incise un disco di fiabe per bambini per la casa discografica Fonit e con il ricavato partì per Milano, dove si iscrisse al corso di recitazione all'Accademia dei filodrammatici. L'esperienza fu però un fallimento e si concluse con l'espulsione del giovane Sordi a causa della sua percepibile inflessione dialettale romanesca.
Il successo e il favore presso il grande pubblico iniziò, di fatto, interpretando il personaggio di Ferdinando Mericoni (detto Nando), un logorroico ragazzo romano ossessionato dal mito dell'America in Un giorno in pretura
Alberto Sordi: ruoli di rilievo
Tra le sue numerose interpretazioni di questo periodo sono da citare alcune: Bravissimo di Luigi Filippo D'Amico (1955), il rigattiere Peppino in Fortunella di Eduardo De Filippo (1958), il gondoliere rivale in amore di Nino Manfredi in Venezia, la luna e tu di Dino Risi (1958), il marito vessato dalla moglie e colmo di debiti ne Il vedovo, sempre diretto da Dino Risi e interpretato con Franca Valeri (1959), il componente di una commissione censoria che giudica impietosamente manifesti e film piccanti salvo poi, in privato, reclutare a fini immorali ballerine di night club ne Il moralista di Giorgio Bianchi (1959).
Nel 1969 fu membro del VI Festival cinematografico internazionale di Mosca. Tra i personaggi degli anni '70 vi sono il geometra incarcerato senza motivo mentre si trova in vacanza di Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy (1971) (per questo ruolo si aggiudicò nel 1972 l'Orso d'argento al Festival di Berlino), l'emigrato scanzonato in Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971) capolavoro di Luigi Zampa in coppia con Claudia Cardinale, e il baraccato che una volta all'anno insieme alla moglie (Silvana Mangano) organizza interminabili partite a carte nella villa lussuosa di una ricca e bizzarra signora con segretario ed ex amante al seguito (impersonati da Bette Davis e Joseph Cotten) in Lo scopone scientifico di Luigi Comencini (1972), fino al drammatico ruolo che recita in Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli (1977), generalmente ritenuto il vertice delle sue capacità recitative. Uno dei suoi più grandi successi, impossibile da non citare, è stato Il Marchese del Grillo.
Alberto Sordi fu anche regista e sovente veniva invitato ospite in televisione fino al 2001, quando si ammalò di tumore. Da allora le sue uscite pubbliche si diradarono.
Alberto Sordi, la morte
Alberto Sordi esalò l'ultimo respiro nella sua casa di Roma la sera del 24 febbraio 2003, all'età di 82 anni, afflitto durante l'intera stagione invernale da forme di polmonite e bronchite; la salma, successivamente sottoposta a imbalsamazione, venne traslata al Campidoglio nella Sala Giulio Cesare dove per due giorni ricevette l'omaggio della gente, compresi molti personaggi del cinema italiano e della politica; il 27 febbraio, si svolsero i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano ai quali presenziarono oltre 250 000 persone; dopo la cerimonia funebre, il feretro venne tumulato nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale del Verano di Roma, in cui, su una lapide a forma di pergamena, è inciso l'epitaffio: "Sor Marchese, è l'ora" battuta ripresa da uno dei suoi film più celebri, Il marchese del Grillo.


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