Alle regionali nel Lazio è avanti Francesco Rocca della destra, secondo gli exit poll
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Contenuto originale di Il Post
Alle 15 si sono chiusi i seggi per votare alle elezioni regionali nel Lazio per rinnovare il Consiglio regionale ed eleggere il nuovo presidente. Secondo gli exit poll di Opinio per la Rai, il candidato della destra Francesco Rocca è dato tra il 50,5 e il 54,5 per cento, davanti al candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, tra il 30 e il 34 per cento. La candidata del Movimento 5 Stelle, Donatella Bianchi, è terza con una percentuale tra il 10 e il 14,5. Se le proiezioni dei voti reali dovessero confermare la situazione, Rocca verrebbe automaticamente eletto nuovo presidente della regione: l’elezione prevede un turno unico e vince chi prende più voti.
Gli exit poll si basano su ciò che dicono di aver votato le persone fuori dai seggi: in sostanza gli istituti che li realizzano fanno ripetere il voto espresso dalle persone appena uscite dai seggi.
Il risultato di Rocca era stato ampiamente previsto dai sondaggi pubblicati prima del voto: la gran parte lo dava in vantaggio su D’Amato di almeno 5-6 punti percentuali, alcuni anche di 10 punti. L’affluenza è stata estremamente bassa a queste regionali: alle 23 nel Lazio era del 26,2 per cento. Nel 2018 era stata del 66,4 per cento, ma non sono dati sovrapponibili, perché si votava in un giorno solo e in concomitanza con le elezioni politiche.
Il Lazio viene da 10 anni di governo di centrosinistra in cui il presidente è stato Nicola Zingaretti, che in questo ruolo aveva guadagnato una visibilità tale da diventare segretario del Partito Democratico tra il 2019 e il 2021. Per Francesco Rocca invece questa era la prima candidatura politica: prima era stato presidente della Croce Rossa italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), e ancora prima aveva avuto vari incarichi in ambito sanitario: direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea di Roma; componente del consiglio di indirizzo dell’Istituto “Spallanzani” di Roma; commissario straordinario della ASL Napoli 2; e direttore generale dell’Istituto Dermatologico di Roma.
In campagna elettorale si è parlato del suo passato. Quando aveva 19 anni, infatti, Rocca fu condannato a tre anni e 7 milioni di lire di multa per spaccio di eroina. All’epoca entrò in contatto con un gruppo criminale proveniente dalla Nigeria che doveva vendere un grosso quantitativo di eroina nei quartieri a sud di Roma, verso il litorale di Ostia. Rocca accettò di fare da tramite, senza sapere che i Carabinieri stavano indagando proprio su quel giro. Venne arrestato e confessò poco dopo.
Rocca è tornato spesso su questa vicenda, sostenendo che gli sia servita come lezione e per cambiare in meglio la sua vita. Quando fu nominato presidente della FICR disse: «Bisogna imparare dagli errori e migliorarsi ogni giorno che passa. L’umanità è fragile e ogni individuo può sbagliare».