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No alla strada forestale per malga Lahner, le associazioni ambientaliste: "Tragitto geologicamente problematico. Non tutti i pascoli devono essere raggiunti in auto"

#09Febbraio  #Montagna 

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No alla strada forestale per malga Lahner, le associazioni ambientaliste: "Tragitto geologicamente problematico. Non tutti i pascoli devono essere raggiunti in auto"
Gli operatori sostengono che l'alpe non possa più essere gestito senza una strada di accesso e che la biodiversità andrebbe persa. Heimatpflegeverband, Dachverband, Avs e Cai Alto Adige: "La malga è raggiungibile in una passeggiata di 20 minuti e con una funivia di materiale. Il proprietario vuole un percorso per far venire il veterinario, se necessario, e per semplificare il trasporto del latte"
BOLZANO. Fa discutere il progetto della strada forestale prevista per la malga Lahner Alm a Prettau, a circa 2.000 metri di quota. Se da una parte c'è il no delle associazioni ambientaliste, dall'altra gli operatori minacciano che l'alpe non possa più essere gestito senza una strada di accesso e che la biodiversità andrebbe persa.
"La malga - viene spiegato in una nota l'Heimatpflegeverband, Dachverband, Avs e Cai Alto Adige - alla fine della valle di Predoi si trova nell'area del parco naturale, e Natura-2000, a un'altitudine di poco meno di 2.000 metri al passaggio storico tra Pinzgau e la Val Pusteria. Un vecchio tragitto conduce attraverso un paesaggio unico. La malga è raggiungibile in una passeggiata di 20 minuti e con una funivia di materiale. E' chiaro il no degli uffici provinciali: il tragitto è geologicamente problematico e non giustificabile dal punto di vista paesaggistico".
Nonostante il no degli uffici provinciali, "il proprietario della malga - riportano le associazioni - invece vuole anche un percorso per far venire il veterinario, per esempio, se necessario, e per semplificare il trasporto del latte".
Finora, riporta la nota, "la costruzione del sentiero è stata respinta presso gli uffici provinciali con la motivazione che il percorso è esposto in modo paesaggistico su un terreno libero, poiché lo stretto fianco della valle non consente di prevedere il collegamento. A causa della ripida pendenza del terreno, le frane e smottamenti non possono essere escluse anche durante i lavori di costruzione".
Gli interventi sulla roccia perciò "non sono giustificabili dal punto di vista paesaggistico ed estetico del paesaggio. Le perizie e pareri degli esperti degli uffici provinciali non potrebbero essere formulate in modo più chiaro".
"La nuova strada prevede una lunghezza di 850 metri - commenta Georg Simeoni, presidente dell’Avs - e una pendenza fino al 34 % in un terreno attraversato da grandi piani rocciosi geologicamente instabili. I costi ammontano a 400.000 euro, gran parte dei quali a carico dell’ ente pubblico".
IMPORTANZA PER L'ECONOMIA ALPINA E LA BIODIVERSITA'
Gli operatori minacciano che l'alpe non possa più essere gestito senza una strada di accesso e che la biodiversità andrebbe persa. "Nei nei prati umidi intorno al Lahner Alm - sostiene Josef Oberhofer, presidente della Heimatpflegeverband Südtirol -, c'è il rischio di un'eccessiva concimazione e quindi di impoverimento della biodiversità a causa di un'alpiazione con un alto allevamento di bestiame".
Anche nella domanda di permesso per la costruzione per la strada, prosegue la nota, si sottolinea che all'alpeggiò vengono tenute solo 12 mucche, altrimenti ci produrrebbe troppo letame, che non potrebbe essere applicate sparso sui prati umidi circostanti. "Questo è un motivo per cui alla Lahner Alm il pascolo dura solo un breve periodo di tempo in estate e con poco bestiame", dicono le associazioni.
NON TUTTE LE MALGHE E I PASCOLI ALPINI DEVONO PER FORZA ESSERE RAGGIUNTI CON LE AUTO
Claudia Plaikner, presidente dell'Heimatpflegeverband Südtirol, aggiunge: "Si tratta di preservare una qualità paesaggistica unica e sempre più rara, che è l'accesso naturale al Lahner Alm. Offre un valore aggiunto per tutta la società, che vale la pena proteggere da sola".
Un ripensamento è urgentemente necessario qui, dice anche Carlo Alberto Zanella del Cai Alto Adige: "Invece di aprire ogni malga alpina e pascolo alla circolazione veicolare e distruggere un paesaggio prezioso, in futuro bisogna premiare e aiutare lo sforzo aggiuntivo e l'impegno dei gestori delle malghe per la conservazione del paesaggio. Il limite della compatibilità paesaggistica è stato raggiunto da tempo".
"La politica è responsabile per come regolamentare", concordano Simeoni, Oberhofer, Plaikner e Zanella. Le associazioni ambientaliste fanno quindi appello al governo provinciale per rispettare i pareri chiari dei propri esperti.


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