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Incidente mortale al deposito di Tpl Linea, i sindacati proclamano 24 ore di sciopero dei bus: “Basta morti sul lavoro”

#09Febbraio  #mortale 

Contenuto originale di Il Vostro Giornale
Savona. Sciopero di 24 ore dei bus Tpl Linea per la giornata di domani, giovedì 9 febbraio. Lo hanno dichiarato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Sialcobas “a seguito dell’incidente mortale avvenuto nella serata di mercoledì 8 febbraio presso il deposito di Savona”.
Nonostante il fermo dei mezzi “verranno garantiti gli scuolabus ed i servizi per i disabili” precisano i sindacati in una nota.
Il segretario provinciale della Cgil, Andrea Pasa, dichiara in una nota: “Prima di ogni altra cosa ci stringiamo al dolore della famiglia e dei colleghi del lavoratore. È necessario verificare meglio ciò che è avvenuto, ma 74 morti sul lavoro in meno di 10 anni in provincia di Savona sono una mattanza, una vergogna per un paese civile. Tre morti e più di duemila infortuni sul lavoro al giorno in tutto il Paese dimostrano che c’è troppa precarietà e pochi controlli, che c’è bisogno di investire sulla sicurezza sul lavoro e questo vuol dire assumere nuovi ispettori, medici, eccetera. È necessario creare una cultura di impresa in cui la sicurezza e la salute non siano più un costo ma un investimento, e fermare la corsa alle deroghe in peggio delle aziende ai contratti collettivi nazionali di lavoro su orario e pause. Chiediamo da tempo risposte molto concrete”.
“È inutile girarci intorno: se vogliamo garantire più salute e più sicurezza i primi obiettivi sono superare la precarietà nel lavoro (a Savona oltre il 90% dei nuovi occupati è precario) e fare una legge che impedisca la logica del massimo ribasso negli appalti come elemento di competizione. Lo abbiamo ribadito migliaia di volte, in ogni occasione: servono più controlli, più prevenzione, quindi più personale oltre che a meno precarietà”.
“Ma le parole non servono più. Chi ha la responsabilità di prevenire e controllare i luoghi di lavoro dovrebbe sentirsi responsabile anche di ogni vita ferita o ancor peggio spezzata. Invece non è così, ci si indigna solo quando succedono tragedie come questa. Servono fatti e non parole di solidarietà proprio dagli Enti che dovrebbero vigilare meglio e di più. Serve più personale in tutta la pubblica amministrazione soprattutto all’ispettorato del lavoro (oggi un solo ispettore tecnico in tutta la provincia di Savona), più medici, visto che da oltre 8 mesi manca persino il medico specialista in medicina del lavoro dello Psal in Asl2, e servono sanzioni più pesanti alle imprese recidive”.
“Cgil, Cisl e Uil di Savona non denunciano soltanto ma costruiscono proposte e progetti per migliorare la situazione frutto di esperienze di centinaia di delegati per la sicurezza di tutta la provincia che ogni giorno trattano questi temi all’intero dei luoghi di lavoro, con un documento costruito a marzo del 2022 in cui si chiedono interventi mirati. Ad oggi di quelle richieste, se non alcuni temi quali la formazione nelle scuole e l’emergenza caldo, grazie al coinvolgimento della Prefettura, poco o nulla il governo e la regione hanno concretizzato in termini di potenziamento di personale; anzi, si è continuato a depotenziare in termini di investimenti economici e soprattutto di personale. Iniziate a dare risposte e assumete. Basta morti sul lavoro”, conclude Pasa.


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