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Il Trend degli Investimenti Pubblicitari sui Quotidiani

#08Febbraio  #EconomiaeAffari 

Contenuto originale di giornalisti.net
Sono stati pubblicati i dati dell’Osservatorio Stampa FCP relativi agli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici nel 2022. Abbiamo elaborato la tendenza, sia a spazi che a valore, dal 2010 al 2022.
Complessivamente, rispetto al 2021 il calo è del 6,1% a valore e del 2% a spazi. Osservando la tendenza nel lungo periodo si ha maggior evidenza di quanto grave sia la crisi dei quotidiani, che pare non avere fine.
Rispetto al 2010 si assiste ad un vero e proprio crollo. A spazi – 41.7% e a valore addirittura la raccolta pubblicitaria si riduce a meno di un terzo di quella che era nel 2010 con un calo del 68%. E tornando ancora più indietro nel tempo la situazione, se possibile, appare ancora peggiore.
Vista la differenza di ben 16 punti percentuali tra il calo a valore e quello a spazi appare evidente come nel tempo le concessionarie di pubblicità abbiano cercato di mantenere gli inserzionisti facendo leva su listini abbondantemente scontati, senza riuscirci. Appare altrettanto evidente come i tanti milioni di euro erogati dallo Stato in credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari non sia servito a nulla. O forse, nella migliore delle ipotesi, ha rallentato il calo negli ultimi anni prolungando l’agonia e nient’altro.
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Oltre alla tendenza generale abbiamo riscostruito, ancora una volta si a spazi che a valore, la tendenza dal 2018 al 2022 con il dettaglio delle diverse aree di raccolta pubblicitaria.
In confronto con il 2021, a valore, la tipologia commerciale nazionale ha realizzato il -5,5% mentre quella del commerciale locale si attesta al – 4.1%. Il peggior risultato è quello dei classified che ha segnato -11,1%.
Rispetto al 2018, la commerciale nazionale perde il 22.6% a valore e il 21.7% a spazi. La commerciale locale invece cala del 33.3% a valore e del 22.4% a spazi evidenziando una tendenza peggiore rispetto alla raccolta dei quotidiani nazionali. Non a caso pare che gli Elkann vogliano cedere anche i sei quotidiani locali del Triveneto, che in teoria avrebbero dovuto costituire il nocciolo duro dell’editoria locale del Gruppo, la corona attorno a la Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX.
Un trend che pare non avere fine. Infatti, stando al report di PWC, “Entertainment & Media Outlook in Italy 2022-2026”, l’andamento della raccolta pubblicitaria si prevede che nel 2026 cali del 32.1% rispetto al 2017.
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