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Ferrara, 22 giugno 2022 - Dopo gli appelli del padre e del sindaco Alan Fabbri e le voci che si sono alzate ieri per chiedere di salvare la vita della bambina di 12 anni, ammalata di anoressia e in pericolo di vita, chiedendo che, dal reparto di Pediatria di Cona dove è ricoverata, venisse trasferita in una reparto specializzato, ieri mattina finalmente la piccola, che da dodici giorni veniva alimentata, alla Pediatria dell’ospedale di Cona, attraverso una flebo e un sondino nasale, è stata trasferita al reparto specializzato del Sant’Orsola di Bologna.
Come ha invocato il padre, raccontando la storia della piccola, "Servono specialisti, psicologi, neuropsichiatri, nutrizionisti – ha detto - un’equipe esperta che a Cona, sebbene ci siano altre due ragazzine della stessa età ricoverate per la stessa malattia, non ci sono". Telefonate continue, appelli. Ma il Sant’Orsola aveva chiuse le porte perché non c’erano posti letto liberi.
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Le richieste per questo tipo di problematiche purtroppo sono aumentate, di almeno 3 unità in più la settimana. Nulla da togliere alla Pediatria di Ferrara, dove il padre ha raccontato l’impegno dei sanitari, ma la mancanza di un’equipe di esperti è una realtà. La Pediatria di Cona sta facendo il possibile – aveva detto - ma non ha i mezzi. Li vediamo impegnarsi per affrontare una sofferenza disumana ma non hanno strumenti. E non si trovano posti in Regione e fuori Regione". Ieri, probabilmente grazie ad accorsi interni delle strutture sanitarie, la ragazzina è stata trasferita all’ospedale di Bologna. La speranza, in un abbraccio di solidarietà che in queste ore si è alzata da ogni dove, è che possa farcela.
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