Il presidente del Napoli è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura. Insieme a lui anche la moglie e i figli. Sono state perquisite le sedi della squadra italiana e del Lille
Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Napoli per il reato di falso in bilancio. Un reato contestato anche ad altri dirigenti della squadra di calcio. Insieme a De Laurentiis, anche la moglie Jacqueline Baudit, il figlio Edoardo e la figlia Valentina sono tra gli indigati. Nei loro confronti i reati ipotizzati sono quelli di dichiarazione fraudolenta e falso in bilancio.
L’attenzione degli investigatori è stata posta soprattutto sulla compravendita dell’attaccante Victor Osimhen e di altri tre giocatori. La guardia di finanza ha perquisito le sedi della società Calcio Napoli a Castelvolturno e a Roma, così come le sedi della squadra francese del Lille. Gli agenti delle forze dell’ordine sono alla ricerca di documentazioni varia per capire se ci sono state condotte illecite riguardo l’affare di Osimhen, compiuto nell’estate del 2020.
L’acquisto di Osimhen
Osimhen è stato comprato dal Napoli per 70 milioni di euro, più altri 10 di possibili bonus, dilazionati in cinque anni. Ma al Lille, a margine dell’affare, erano andati anche quattro calciatori del Napoli: Karnezis e tre ragazzi della primavera (Manzi, Palmieri e Liguori) per un valore totale di 20 milioni.
Secondo quanto riportano media francesi, le indagini sono partite dal cambio di proprietà del Lille quando la nuova società ha osservato possibili irregolarità nei conti della squadra relativi alle azioni dell’ex presidente Gerard Lopez e i soldi derivati dalla vendita di Osimhen al Napoli.
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